QUANDO CRESCI CON UN MULO, IMPARI A CAVALCARE QUALSIASI COSA
La vita é un susseguirsi di opportunitá che bussano alla porta e a cui pochi aprono
La vita é fatta di storie.
Le storie raccontano esperienze.
Le esperienze si trasformano in competenze.
Le competenze stimolano le azioni.
Le azioni creano nuove storie.
Sei circondato di storie che ti arricchirebbero, ti spingerebbero su percorsi inesplorati e verso nuovi traguardi ma... non le vedi.
Non le vedi perché te ne sbatti della gente e di quello che ti succede intorno.
No, davvero.
Parlo sul serio.
Facci caso…
Con quante persone che non conoscevi ti sei fermato a parlare ieri?
E in tutta la settimana?
E in questo mese appena passato?
Fammi indovinare... nessuna?
A quante persone che conosci, quando le incroci, invece che il solito “Ciao come stai?” (che si configura come lo sbattipallismo piú assoluto), hai fatto una domanda piú genuinamente interessata, del tipo di “Come ti sta trattando la vita?”
Ti stupirebbe vedere la reazione delle persone quando le saluto in questa maniera e rimarresti ancora piú stupito da quello che mi rispondono, da come si fermano di colpo e di come poi cominciano a raccontare…. quasi che non aspettassero altro.
Siamo onesti: non te ne frega un cazzo della gente che hai intorno e tristemente, tu importi ancora meno a loro e cosí né tu né loro imparate niente gli uni dagli altri
Gran modo di vivere.
Sissignore!
Beh a me piacciono le storie e siccome la gente me le racconta volentieri e io ci trovo sempre qualcosa che mi arricchisce, non riesco a trattenermi dal raccontarle ad altri... fosse mai che tornassero utili anche a loro
Per questo oggi ti parleró dell’importanza dell’investire, ma ci arriveró passando per una storia
Una storia spaventosa e meravigliosa che mi è stata raccontata tempo fa e che ho tagliato e sistemato quanto basta perché tu possa non solo leggerla ma anche sentirla dentro di te .
Una storia che.... se dopo che l’avrai letta non verrai preso da un'irresistibile voglia di investire in borsa, allora saremo davanti a un segnale molto chiaro che sei nei guai... in guai molto grossi e molto seri!
Al grano.
Come forse saprai vivo a Tenerife e questo, tra le altre cose, significa ritmi di vita differenti che ti permettono, tra una cosa e l’altra, di ritagliarti spazi in cui ricordarti quale siano le cose belle della vita
Cosí ero andato a ritirare dei documenti a las Americas (un polo turistico costiero) e visto che ero a pochi passi dalle spiagge, mi ero fermato a un chiringuito per deliziare la gola con una birra fresca e gli occhi con l’oceano.
La terrazza era accarezzata da una leggera brezza salmastra e dalle note di un’insolita selezione di cool jazz e io mi stavo godendo questo momento di assoluto relax mentale quando, con la coda dell’occhio, mi rendo conto che vicino a me c’era un signore, giá in avanti con gli anni, che stava volteggiando con grazia la mano destra nell’aria, quasi a dirigere un’immaginaria orchestra
Aveva gli occhi chiusi e stava sorridendo e intanto il viso, gli occhi e la bocca disegnavano una ragnatela di rughe che raccontavano storie senza bisogno di parlare.
Mi giro per vederlo meglio e ti giuro che era uno spettacolo da guardare: era lí sulla stessa terrazza su cui ero seduto anche io ma era anche altrove, in un posto che non conoscevo e in cui volevo essere invitato
In quel momento lui apre leggermente gli occhi.
Mi vede... la mano si ferma a mezz’aria e il sorriso sfuma e sparisce.
Non distolgo lo sguardo: sorrido e abbracciando le note nell’aria con un rapido mulinello della mano, domando: “Una passione o un bel ricordo?”
Mi osserva per qualche breve secondo preso in contropiede da una domanda che non gli dovevano aver mai fatto, poi si illumina, mi sorride e mi dice semplicemente “Ero insegnante di musica... tra le altre cose”.
Ricambio a mia volta il sorriso e gli dico che ho la sensazione che le altre cose siano molto interessanti ma che mi incuriosiva sapere come aveva scoperto che la musica era la sua vita e lui mi dice “L’ho scoperto grazie al mio mulo”
Dopo una risposta cosí, persino tu, professionista del menefreghismo, non avresti resistito alla curiositá e cosí... eccoti la storia di Alonso (che ovviamente non si chiamava Alonso), nato nel 1942 in un piccolo villaggio dalle parti di Almeria.
Risulta che la famiglia non era un esempio di benessere, anzi... l’esatto contrario e siccome a un certo punto si ritrovarono che non avevano di che mangiare, Alonso e i suoi 12 anni appena compiuti, vengono messi a lavorare nei campi in compagnia di un mulo.
Quando passi 12 ore al giorno in compagnia di questa simpatica ma non certamente brillante bestia da soma, dopo faresti qualsiasi cosa per distrarti e non pensare al giorno dopo ma come detto... la famiglia era povera e la loro sola altra attivitá che conoscevano, era riposarsi e dormire per recuperare le forze necessarie.
Mi dice: "Oggi guardo i ragazzini e non capisco davvero cosa passi per la loro testa e per quella dei loro genitori.
Di certo non devono lavorare 12 ore al giorno per poter mettere i denti su un pezzo di pane e forse é per questo che poi, ogni tanto, qualcuno si suicida solo perché qualcosa non gli é andato bene come sperava o perché lo hanno insultato su Facebook! Non conoscono il valore della vita e i loro genitori hanno dimenticato quale sia il loro ruolo”
Su questa frase, che sembrava quasi strappata dalle mie convinzioni, confesso che, per un momento, persi la mia concentrazione e d’improvviso, non mi sembró piú di stare ascoltando un semplice vecchio qualunque: ero al cospetto del mio personalissimo “Alonso Meridio Maximo” ed ero pronto a scatenare l’inferno se me lo avesse chiesto
Ma i suoi pensieri non andavano da quella parte ed é qui che entra nella storia lo zio di Alonso.
Di professione “stracciaio” e prestato a qualunque tipo di incombenza, un giorno, svuotando una cantina, aveva trovato quello che restava di una vecchia batteria e dopo averla religiosamente pulita e lucidata, l’aveva regalata al nipote
Puoi immaginarti la gioia di Alonso al ricevere 2 tamburi scoloriti, un piatto ossidato e due bacchette ritagliate da due rametti di noce?
NO
No che non puoi
Non puoi perché non hai mai sofferto la fame, non hai mai passato le giornate a guardare in faccia un asino e non sei mai tornato a casa portando sulla tua pelle quell’odore di sudore e selvatico
Ma Alonso finalemente aveva qualcosa per distrarsi e ogni volta che aveva un po' di tempo libero, fischiettava qualche canzonetta e si impegnava a dare un senso ritmico al suono che usciva da quella malconcia batteria.
Qualche anno dopo, con parecchi peli sulle gambe (e anche in altri posti meno nominabili), andò a svolgere il servizio militare.
Sorpresa: uno degli ufficiali aveva una piccola band e avevano bisogno di un batterista
“Le occasioni sono come muli. Bisogna solo montarci sopra” mi dice.
Alonso si offre volontario e così comincia a suonare ogni martedì.
Andavano in giro a suonare nelle piazze, nei bar, ovunque capitasse loro a tiro.
Le cose andarono bene, perché un anno dopo suonavano già 3 volte a settimana.
In realtá meglio di “bene” perché Alonso cominciò a guadagnare qualcosa dalle sue esibizioni.
Non molto, certo, ma abbastanza per sopravvivere.
Cosí, quando termina il servizio militare, ha ben chiaro di non voler tornare al suo villaggio con il mulo e le galline.
Vuole vivere di musica.
Parliamo degli anni 60 che forse in Italia furono mitici e caratterizzati da un grande boom economico, ma qui in Spagna c’era Franco che muoveva le sue ditina e i suoi manganelli e ogni tanto qualcuno spariva.
Non era il momento migliore per progredire nella vita , te lo assicuro.
Ma questo non aveva importanza.
Alonso cercò un'accademia musicale e iniziò gli studi.
Lezioni al mattino e spettacoli al pomeriggio, perché mangiare restava comunque una necessitá da assolvere
Mi ha detto che era stato molto fortunato con il suo insegnante.
"Non era un professore, era un maestro."
Lo guardo... sono confuso
Lui, con la pazienza gentile acquisita in anni e anni passati spiegando le cose ai bambini, aggiunge:
"Un insegnante ti insegna. Un maestro ti guida."
Sarebbe bastato questo per non scordarmi mai piú di lui... ma c’era di piú
Un giorno il suo insegnante gli chiese: "Hai un passaporto?"
Miguel fa un paio di domande in merito e appurato che “il passaporto” non era qualcosa che avesse a che fare coi fucili o con i muli (le sole cose con cui aveva dimestichezza), gli dice di no
"Allora richiedilo. Frequenterai un corso in Germania."
Non ci pensò due volte. Saltó anche su questo mulo e andó in Germania.
Senza conoscere l'inglese e scoprendo con grande sorpresa che lí si parlava una lingua detta tedesco.
Rimase lì perché sapeva che era la cosa migliore per la sua carriera e per la sua vita.
Quando tornó aveva conseguito una laurea in musica ma il suo insegnante aveva in serbo per lui un'altra sorpresa.
"Hanno appena creato il primo dipartimento di insegnamento di batteria al Conservatorio di Malaga.
Voglio che tu faccia richiesta."
Il buon Alonso aveva appena sistemato la sua vita a Madrid.
Era lì da sette anni, tra il servizio militare e gli studi musicali.
Suonava cinque giorni a settimana e guadagnava un bel po' di soldi.
Erano passati i giorni della sopravvivenza: viveva bene e guadagnava meglio
Eppure sapeva che era un'opportunità fantastica.
Un altro mulo che passava
Ok... andiamo a Malaga.
Fu lí che divenne uno dei batteristi piú affermati per vari decenni e fu lí che incontrò sua moglie, si sposarono e condussero una vita fantastica.
Quando arrivarono alla pensione si trasferirono qui a Tenerife, perché....
“...la bellezza e l’armonia di quest’isola, sono la prova che Dio esiste ed ama la musica”
La verità è che ho trovato la storia terrificante e meravigliosa.
Alonso me la raccontò come se non fosse niente di straordinario.
Passò dall'arare i campi con un mulo a diventare uno dei più importanti esponenti del settore musicale
Quasi niente.
Mi ha detto che era stato molto fortunato nella sua vita.
Gli ho detto di no, che non aveva avuto fortuna.
Che se lo era guadagnato.
Che quando le opportunitá avevano bussato alla sua porta, non aveva avuto paura ad aprire e a lasciarle entrare nella sua vita
E che ci aveva messo tutto il suo impegno per arrivare al successo
Perché ti ho raccontato questa storia e qual’è la morale che contiene?
Prima di tutto che, in questa vita, bisogna cogliere le opportunità quando si presentano e non bisogna limitarsi “a provarci”: bisogna impegnarsi al massimo.
Ma quello che ti dico adesso é la cosa piú importante che voglio che ti rimanga da questa storia
Viviamo nel periodo migliore della storia per prosperare.
Non ci sono mai state cosí tante opportunitá a portata di mano
Non devi lavorare 12 ore con un mulo per mettere in tavola il sufficiente per sopravvivere
Non devi andare a Malaga o in Germania per imparare nuove competenze
Non devi lavorare piú del necessario se impari come far lavorare i soldi al posto tuo
Uno di questi modi per prosperare è imparare ad investire.
La borsa è una potente macchina per generare denaro ed é piú di un secolo che crea ricchezza
Ma non solo.
Investire non è mai stato così facile come oggi.
Quindi te lo dico davvero col cuore: se ancora non lo stai facendo perché non sai come farlo, sgombra la tua vita da qualunque cazzata tipo cene, pizzate, vestiti, trend, accessori tecnologici e acquisti su Amazon e... impara a investire!
Ma non senza avere la minima idea di cosa stai facendo, ovviamente no.
Per prima cosa, informati, impara tutto quello che puoi.
Circondati di persone allineate con te e con i tuoi obiettivi
Immergiti in un ambiente di pensieri ricchi e di stimoli costruttivi
E poi...
INIZIA AD INVESTIRE
Ti assicuro che tra qualche anno non te ne pentirai.
Se qualcuno mi avesse aperto gli occhi 20 anni fa, invece che solo 10 anni fa, oggi avrei il triplo dei soldi.
Per essere chiari:
Fallo con chi vuoi.
Impara da chi vuoi.
Fidati di chi vuoi.
MA...
COMINCIA AD INVESTIRE
P.s. Noi, a Ottobre, riapriremo le porte della nostra community per 10 giorni
Le opportunitá sono fatte cosí: arrivano e se ne vanno
Salirai su questo mulo?
Un abbraccio
Massimo
Io sono un batterista.... sarà un segno?😂😂😂
Molto bella questa storia Massimo, fortunatamente in questi giorni sto valutando di seguire il tuo percorso , e tanto tempo che rimando per motivi lavorativi e finalmente adesso è arrivata la pensione.. speriamo di essere in grado.. grazie e complimenti