TUTTO IL MONDO VUOLE WISE… MA DOVRÁ ASPETTARE!
La Fintech con numeri da capogiro e un business che non conosce frontiere
(Su segnalazione di Roberto Rossi – Creatori di Destini)
Sicuramente un Jet Privato potrebbe essere funzionale per attraversare velocemente il mondo ma non tanto quanto… un’app come Wise, che trasforma i confini in semplici linee su una mappa… almeno quando si tratta di spostare del denaro!
Wise PLC, nasce nel 2010 con il nome TransferWise, con un’idea semplice ma rivoluzionaria: rendere i trasferimenti internazionali più economici, trasparenti e veloci.
Da allora, Wise ha cambiato il modo in cui milioni di persone e aziende inviano, ricevono e gestiscono denaro oltre confine, diventando un punto di riferimento nel fintech globale.
Oggi Wise conta ben 15,6 milioni di clienti attivi, in crescita del 21% rispetto all’anno scorso e sempre più persone si affidano a questa piattaforma per gestire i propri risparmi ed effettuare pagamenti internazionali. Il volume transfrontaliero gestito ha raggiunto 145 miliardi di sterline (+23%), mentre il patrimonio dei clienti è salito a 21,6 miliardi di sterline (+33%).
Questi dati raccontano di una realtà in forte espansione, capace di attrarre fiducia e capitali su scala globale.
Il reddito di base è cresciuto del 19% (1,4 miliardi di GBP), e l’utile base prima delle imposte è salito del 17%, superando mezzo miliardo di sterline. Wise ha anche saputo diversificare: i ricavi da carte sono aumentati del 45%, e il patrimonio gestito è cresciuto del 55%, segno che la società non si limita più solo ai bonifici, ma offre una gamma sempre più ampia di servizi.
Naturalmente, qualche nuvola all’orizzonte c’è: le spese amministrative sono aumentate del 25% e la crescita dei ricavi transfrontalieri è stata solo del 6%, complice una politica di riduzione delle commissioni che, se da un lato favorisce il cliente, dall’altro mette pressione sui margini.
In Nord America, inoltre, Wise ha registrato una certa debolezza nei ricavi e il processo di onboarding per i clienti aziendali resta una sfida da risolvere anche se forse, piú che un problema bisognerebbe interpretarlo come un’opportunitá non ancora ottimizzata.
Infatti, negli ultimi mesi, Wise ha dovuto sospendere temporaneamente l’onboarding di nuovi clienti business in Europa e nel Regno Unito proprio perché la domanda era così alta da superare la capacità operativa dell’azienda.
Questo significa che molte aziende interessate ad aprire un conto Wise Business sono state messe in lista d’attesa, perché la piattaforma preferisce garantire un servizio di qualità ai clienti già acquisiti piuttosto che rischiare rallentamenti o problemi di assistenza ma significa anche che l’interesse è alto, che i clienti sono disposti ad aspettare e che l’impresa non intende commettere passi falsi.
Ma Wise non si ferma e si sta espandendo in paesi come le Filippine, il Giappone e il Brasile e ha stretto partnership strategiche con colossi bancari come Itau e Raiffeisen.
Recentemente ha anche acquisito CurrencyFair, rafforzando la sua presenza in Europa e ampliando la gamma di servizi offerti.
I punti di forza di Wise sono senza dubbio la trasparenza nelle commissioni, l’efficienza nelle transazioni, una rete che copre oltre 70 paesi e una reputazione di affidabilità grazie anche alle partnership con grandi istituti bancari.
I catalizzatori futuri sono l’espansione in nuovi mercati, l’adozione crescente di servizi digitali e l’innovazione continua nelle tecnologie di pagamento.
Perché ti interessa?
Ogni giorno che passa il mondo diventa sempre più globale e digitale e la domanda di soluzioni rapide, economiche e trasparenti per gestire il denaro oltre confine è destinata a crescere. Wise ha già dimostrato di saper cavalcare questa onda e se cerchi un’impresa su cui poter investire a lungo termine perché la direzione guarda lontano… Wise potrebbe essere la risposta perfetta.
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Regio decreto legge 14/2018, del 28 settembre - Regio decreto 1464/2018, del 21 dicembre
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